Spezzo una lancia in favore di Fantaghirò, lo storico film per la TV con protagonisti Alessandra Martines e un giovanissimo Kim Rossi Stewart. Era il lontano 1991 e Italia 1 decise di produrre questo film fantasy per la televisione, inspirato alla fiaba Fanta-Ghirò persona bella. E come regista aveva Lamberto Bava, non proprio uno sprovveduto. La storia era semplice, un re senza figli maschi troppo vecchio per la guerra, deve mandare una delle sue tre figlie travestita da uomo.
Solamente Fantaghirò può farcela perchè è speciale. E’ una ribelle, combatte, impara a leggere, risponde a tono al padre. Insomma ha tutte le caratteristiche di molte eroine moderne.
A riguardarlo adesso questo film è quasi ridicolo, pieno di effetti visivi che sembrano rubati a una recita di natale. Va anche detto che il budget era quello che era.
Però nella chiusa e sessista Italia, il fantasy ci ha proposto qualcosa di così moderno, sotto una certa luce. Certo ci ha anche proposto uno dei caschetti più brutti della televisione. Secondo solo a quello di Testa di Cocco in Ned scuola di sopravvivenza. Però alla fine fu iconico anche quello.
Ben prima di Mulan ha presentato il travestimento da donna a uomo, i turbamenti e gli equivoci che ne scaturiscono, il nostro bel principe che si interroga sulla sua sessualità.
La verità è che una storia così risveglia la coscienza femminile molto di più di mille articoli a riguardo, seppur importanti anche quelli.
Perché noi bambine volevamo essere Fantaghirò, non le sue perfette e noiose sorelle.
Visto il successo potevano anche dare a un regista del calibro di Lamberto Bava un budget cinematografico. Mi sarebbe piaciuto vedere questa storia assistita da elementi all’altezza. Purtroppo così non è stato. Sarebbe stato un successo, ma il fantasy è troppo pericoloso, perché fa riflettere molto di più della realtà.
Peccato, è stata un’occasione persa.
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