
Dopo la serie degli scrittori che detesto che lascio qui https://libriitaliani.wordpress.com/2023/02/14/10-tipi-di-scrittori-che-detesto/ mi sembra anche giusto fare la serie degli scrittori che adoro.
Quindi ecco a voi la lista:
1- QUELLO CHE LEGGE FREUD: ossia quello che struttura abilmente i personaggi a partire dalle dinamiche familiari. Quello che li scava psicologicamente, che non lascia mai l’impostazione del personaggio al caso. Ovviamente il capostipite della categoria è il mio amatissimo Dostoevskij che secondo me è una lettura fondamentale se si vuole imparare a scrivere il personaggio così come lo conosciamo.
2- QUELLO CHE LEGGE I GRIMM: l’importanza della fiaba al centro del racconto è una cosa che per me è fondamentale quando leggo. Ogni racconto pare da una fiaba perché la fiaba è la storia primordiale e inconscia dell’umanità. Perciò lo scrittore che sa lavorare con la fiaba, come Sarah J. Maas che ha lavorato benissimo con Cenerentola, è uno scrittore che tendo ad apprezzare tantissimo.
3- QUELLO CHE PRENDE POSIZIONE: la scrittura è anche e soprattutto politica. Non dico che tutti i testi debbano avere l’impatto del J’Accuse di Emile Zolà. Però è anche vero che se un testo è politico deve avere il coraggio di esporre una tesi senza cadere nel cerchiobottismo. Senza avere paura di esporsi troppo e senza avere paura di non far contenti tutti. Ecco perché adoro “L’Amante di Lady Chatterley” che è forse il libro che più prende posizione sotto questo aspetto perché la sua protagonista fa una scelta autonoma e ne accetta le conseguenze ed è l’eroina morale della storia per questo.
4- QUELLO CHE MI FA CAMBIARE IDEA: ho molti pregiudizi quando mi approccio a un libro. Specialmente a uno particolarmente noto e famoso, oppure a un libro che imposta la sua storia in una forma che odio ad esempio la prima persona al tempo presente. Se mi fa cambiare idea pur dal pregiudizio però finisco per amarlo ancora di più. Per questo forse ho elogiato anche troppo “Persone Normali” di Sally Rooney” e per questo continuo a dirvi di leggere “Awen-esprimi un desiderio”.
5- QUELLO CHE MI FA RIDERE: ossia quello che nonostante la drammaticità della trama riesce a essere profondamente ironico in ogni aspetto della storia. Lo scrittore che sa usare l’ironia e uno scrittore vincente con me. A partire dal mio amatissimo Charles Dickens di “Grandi Speranze” che mi ha fatto sghignazzare per tutto il tempo mentre lo leggevo in autobus. Non è semplice ma è una qualità rara e per tanto fondamentale.
6- QUELLO CHE SA PUNIRE IL SUO EGO: l’errore in cui incappano spesso gli scrittori è la troppa indulgenza verso sé stessi. L’autocompiacimento che porta all’esaltazione del proprio alter-ego. Ecco lo scrittore che sa evitarlo mettendosi in mostra ma anche punendosi, ma anche esponendosi alla critica e talvolta martoriandosi, è lo scrittore che piace a me. Ovviamente è Pirandello che bastona sempre i suoi protagonisti con l’odio inconscio che hanno di sé stessi. Ma ovviamente è anche il mio amatissimo “Il Disprezzo” di Moravia dove un certo tipo di uomo in prima persona si espone e in prima persona viene distrutto alle fondamenta attraverso una bella e sincera autocritica.
7- QUELLO CHE HA LETTO L’ANONIMO SUL SUBLIME: e quindi sa cosa sono le cose davvero importanti in un libro. E quelle che invece sono solo di contorno.
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