[ALLERTA SPOILER ACOTAR TRILOGY, ACOFAS E ACOSF]
“La donna sposa l’uomo sperando che poi cambi, ma l’uomo non cambia. L’uomo sposa la donna sperando che non cambi, ma poi, invece, la donna cambia.” cit. Guy de Maupassant.
Acotar è una serie decisamente complicata. Sotto molti aspetti è da non prendere sul serio, è trash, volutamente esagerata e insensata.
Sotto altri ha delle cose geniali e interessanti. Come la decostruzione degli stereotipi della favola, ad esempio Nesta, la sorella cattiva della favola che viene letteralmente fatta a pezzi e ricostruita.
Tamlin nel primo libro era il principe azzurro delle favole. Protegge la bella sventurata dalle insidie del mondo perché lei è fragile. Poi le cose cambiano, lei diventa forte ma lui la vede ancora fragile. Lei va in crisi profonda poiché è cambiata e perché ha subito conseguenze traumatiche dall’esperienza che ha avuto, e lui non è emotivamente disponibile per aiutarla.
Non ha la facoltà di aiutarla perché è un orso lui stesso, non ha l’empatia per farlo. La loro stessa storia d’amore nasce nel dramma e si basa più su la relazione fisica, di emotivo non ha niente.
Altro problema era in questa storia che il secondo interesse amoroso Rhysand risultava più interessante, ma per poterlo inserire l’autrice ha dovuto demolire alle fondamenta il primo per far sì che al pubblico sembrasse che in qualche maniera meritasse di essere lasciato.
Questo succede perché nella nostra società non possiamo accettare mai nella vita una donna che si innamora di un altro, già è tanto che in uno Young Adult accettiamo un primo interesse amoroso che viene sostituito con un secondo.
Perciò nel secondo libro Tamlin diventa il villain della vicenda. L’uomo pericoloso, incontrollabile, che non ti capisce e ti fa paura. La Maas devo dire è stata molto brava a tratteggiare l’innamoramento e poi il disinnamoramento. Tuttavia l’errore principale è stato forzare troppo la mano per rendere Tamlin in una luce eccessivamente negativa.
Tuttavia Tamlin da insipido principe azzurro prima e odioso fidanzato abusivo dopo, nel terzo libro diventa forse il personaggio più interessante della saga.
Perché?
Semplicemente perché è quello che più esprime.
O forse per il mio personale debole per Achille che come Tamlin è incompreso dai personaggi che lo circondano, non è adatto a fare il re ma è un guerriero ed è capace di grandezza morale dopo tanto sfacelo quando meno te lo aspetti.
Così come Achille che restituisce il corpo di Ettore, Tamlin compie un gesto di altruismo estremo che forse precede un cambiamento molto interessante.
Il cambiamento della ricostruzione. Il principe azzurro che diventa un maniaco del controllo, esattamente come lo era nelle versioni originarie delle fiabe, è un tipo di uomo che va distrutto e ricostruito.
L’uomo della gelosia. Quello che ha idealizzato la sua donna e non riesce a vederne i limiti e i difetti, o il semplice fatto che non è la donna giusta per lui. Mette Feyre in un piedistallo creandosi un’immagine di lei che non corrisponde alla realtà e ignora sia le problematiche che le richieste di aiuto. Ignora il fatto che sia una persona forse più meschina di quello che pensava.
Nel secondo libro pensavamo avesse tradito il suo stesso paese, pensavamo fosse arrivato a distruggere la sua morale, ma nel terzo in realtà l’ha conservata, non ha tradito il suo paese. Anche se è arrivato a odiare Feyre e la insulta pesantemente davanti a tutti. Comportamento meschino, ma comprensibile. Anche Feyre è stata tossica per lui.
Tuttavia compie due grandi gesti. Prima le salva la vita quando non era tenuto a farlo. E poi la salva a Rhysand quando egoisticamente avrebbe potuto voltargli le spalle. Un gesto che lo redime secondo me da tutto quello di sbagliato che ha fatto.
Perché tutto quello che ha fatto lo ha fatto per evitare che Feyre finisse con Rhysand, la sua paranoia aumentava di giorno in giorno e come tutte le persone gelose ha sabotato la sua stessa relazione. Poi la sua paura più grande si realizza. La sua gelosia è ciò che lo rende abusivo, ma nel momento in cui salva Rhysand la lascia andare anteponendo la sua vendetta personale al bene di Feyre.
E’ la redenzione e la grandezza morale perfetta.
Forse una grandezza morale troppo intelligente per poter essere compresa da un fandom che lo vede ancora come il male reincarnato da odiare a prescindere.
Quando lui e Rhysand sono in realtà due facce della stessa medaglia. Tamlin è la gelosia fisica, quella che lo porta a rinchiudere Feyre e alla violenza fisica. Ma Rhysand è quella mentale. Lui manipola, spia, trova sempre il modo di scombinare le carte e far sì che Feyre gli stia accanto passando per buono della situazione.
La simmetria devo dire tra Rhysand e Tamlin è pura perfezione del resto. Sono Edward e Jacob di Twilight con i poteri ribaltati. La bestia che era lupo mannaro al contempo distante e irraggiungibile emotivamente, e il mentale calcolatore vampiro però estremamente empatico e amicale.
Tuttavia Rhysand per me è stato devastato in corso d’opera proprio dall’eccessivo amore per il personaggio della Maas che mette sempre una lente su di lui positiva e una su Tamlin negativa.
Quando di base Rhysand vince giocando sporco.
Tamlin perde e si ritrova devastato. Ma riesce a trovare una redenzione e una grandezza morale.
Fa degli errori anche enormi, un po’ come il Severus Piton di Harry Potter. Errori che lo portano a perdere tutto, però paga anche un prezzo decisamente alto, forse troppo. Sicuramente adesso nel corso della saga sta soffrendo troppo, avendo perso sanità mentale e ritrovandosi nella forma di Bestia.
Essendo in origine “La Bella e la Bestia” la fiaba di partenza da cui si ispirava il suo personaggio con Feyre che rompeva la sua maledizione, la mia teoria è che in realtà Feyre è sempre stata la strega della maledizione. Maledizione fatta per insegnare al principe la generosità. Chissà se mai la Maas scriverà un libro su di lui, visto che è il personaggio che ha più da dare a questa saga.
Mi spiace perché il fandom secondo me non lo ha capito, voleva un cattivo e la Maas lo ha travestito da cattivo, così come aveva in precedenza travestito Rhysand da cattivo.
Mi spiace perché un libro tutto suo, se lo merita.
#tamlindidnothingwrong
Rispondi